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Giorgio Probo imprenditore a Iowa Western

Giorgio Probo imprenditore a Iowa Western

Reinventarsi studente-atleta e imprenditore a ventuno anni, nel bel mezzo di una pandemia da libri di storia, lasciando la comfort zone del Bel Paese per partire all’avventura alla volta degli Stati Uniti. Giorgio Probo sa come si fa, a giudicare dai risultati ottenuti dentro e fuori dal campo nella stagione 2020/21. Classe ’99, nato a Bergamo e con un passato importante nel vivaio dell’Atalanta, al quale si aggiungono oltre 70 partite in Serie D con le maglie di Virtus Bergamo e Borgoseasia, Probo è reduce da un’annata trionfale sotto tutti i punti di vista. Partito per gli Stati Uniti con in tasca una borsa di studio dall’ateneo di Iowa Western, Giorgio ha chiuso la sua prima stagione a stelle e strisce con l’inserimento tra gli All-American della Njcaa Division I, la Top 11 della massima serie della lega nella quale ha disputato il suo primo campionato Oltreoceano. Niente male per un Freshman, un debuttante nel soccer collegiale.

Ma oltre ai successi in campo, Giorgio si sta ritagliando una carriera da protagonista anche come giovane imprenditore. Insieme all’amico Samuele ha infatti fondato Aggs Sport, società che col brevetto delle calze tecniche Gripsocks sta emergendo prepotentemente come fornitore di molti club e giocatori di Serie A e della Nazionale, nonché come fornitore del Camp di YesWeCollege che si svolgerà dal prossimo 11 luglio a Piancavallo.

A poco più di un mese dall’inizio della prossima stagione sportiva, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giorgio. Che ci ha raccontato la sua esperienza da studente-atleta e le sue prospettive da giovane imprenditore in rampa di lancio.

Da dove è nata l’idea di metterti in gioco negli Usa?

“Tutto è partito dal senso di insoddisfazione che avevo qui in Italia, Mi sentivo un po’ perso, sia a livello calcistico che a livello umano, così ho preso seriamente in considerazione la possibilità di partire per conoscere sicuramente un mondo nuovo e crearmi delle nuove opportunità sia calcistiche che lavorative”.

Ti aspettavi di avere un impatto di questo tuo nella tua prima stagione al college?

“Sinceramente no, credevo molto in me stesso a livello calcistico però un’annata così non me la sarei mai aspettata. Quest’anno è stato il risultato e la dimostrazione del fatto che se una persona vuole raggiungere i suoi obiettivi può farlo con il duro lavoro e i sacrifici”.

Che effetto fa essere nominato All-American al primo anno negli Usa?

“Sicuramente è stata una bella soddisfazione personale. Non avevo mai ricevuto premi individuali nella mia “carriera”, quindi questo mi ha fatto capire che anche altre persone quest’anno hanno visto in me qualcosa di speciale. Peccato non essere riusciti come squadra a raggiungere l’obiettivo principale, ma sono sicuro che se io e i miei compagni faremo come quest’anno ci toglieremo tante belle soddisfazioni nella prossima stagione”.

Pensi che questo riconoscimento possa aiutarti ad inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista?

“Il riconoscimento in sé non credo, perché anche se sono stato nominato MVP della stagione questo ovviamente non basta per avere la garanzia di un futuro da professionista. Se vorrò davvero trasformare in realtà questo mio grande sogno dovrò impegnarmi ogni giorno e lavorare più degli altri, e non essere mai soddisfatto di ciò che ho già fatto”.

Da dove è nata l’idea di business di Aggs?

“L’idea Aggs è nata con il mio amico Samuele: entrambi appassionati di calcio ci siamo sentiti in dovere di dare una mano a questo sport. Così abbiamo pensato ad un prodotto funzionale al calcio e abbiamo realizzato il calzino gripsocks, che migliora le tue performance durante l’attività sportiva”.

Come vivi la tua doppia veste di aspirante calciatore professionista e imprenditore?

“La vivo con molta serenità, un approccio che mi caratterizza in generale in ogni aspetto della mia vita. Sono un ragazzo molto tranquillo quindi cerco di conciliare il lavoro con il mio sogno, senza privarmi né dell’uno né dell’altro”.

Giorgio Probo imprenditore a Iowa Western

Reinventarsi studente-atleta e imprenditore a ventuno anni, nel bel mezzo di una pandemia da libri di storia, lasciando la comfort zone del Bel Paese per partire all’avventura alla volta degli Stati Uniti. Giorgio Probo sa come si fa, a giudicare dai risultati ottenuti dentro e fuori dal campo nella stagione 2020/21. Classe ’99, nato a Bergamo e con un passato importante nel vivaio dell’Atalanta, al quale si aggiungono oltre 70 partite in Serie D con le maglie di Virtus Bergamo e Borgoseasia, Probo è reduce da un’annata trionfale sotto tutti i punti di vista. Partito per gli Stati Uniti con in tasca una borsa di studio dall’ateneo di Iowa Western, Giorgio ha chiuso la sua prima stagione a stelle e strisce con l’inserimento tra gli All-American della Njcaa Division I, la Top 11 della massima serie della lega nella quale ha disputato il suo primo campionato Oltreoceano. Niente male per un Freshman, un debuttante nel soccer collegiale.

Ma oltre ai successi in campo, Giorgio si sta ritagliando una carriera da protagonista anche come giovane imprenditore. Insieme all’amico Samuele ha infatti fondato Aggs Sport, società che col brevetto delle calze tecniche Gripsocks sta emergendo prepotentemente come fornitore di molti club e giocatori di Serie A e della Nazionale, nonché come fornitore del Camp di YesWeCollege che si svolgerà dal prossimo 11 luglio a Piancavallo.

A poco più di un mese dall’inizio della prossima stagione sportiva, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giorgio. Che ci ha raccontato la sua esperienza da studente-atleta e le sue prospettive da giovane imprenditore in rampa di lancio.

Da dove è nata l’idea di metterti in gioco negli Usa?

“Tutto è partito dal senso di insoddisfazione che avevo qui in Italia, Mi sentivo un po’ perso, sia a livello calcistico che a livello umano, così ho preso seriamente in considerazione la possibilità di partire per conoscere sicuramente un mondo nuovo e crearmi delle nuove opportunità sia calcistiche che lavorative”.

Ti aspettavi di avere un impatto di questo tuo nella tua prima stagione al college?

“Sinceramente no, credevo molto in me stesso a livello calcistico però un’annata così non me la sarei mai aspettata. Quest’anno è stato il risultato e la dimostrazione del fatto che se una persona vuole raggiungere i suoi obiettivi può farlo con il duro lavoro e i sacrifici”.

Che effetto fa essere nominato All-American al primo anno negli Usa?

“Sicuramente è stata una bella soddisfazione personale. Non avevo mai ricevuto premi individuali nella mia “carriera”, quindi questo mi ha fatto capire che anche altre persone quest’anno hanno visto in me qualcosa di speciale. Peccato non essere riusciti come squadra a raggiungere l’obiettivo principale, ma sono sicuro che se io e i miei compagni faremo come quest’anno ci toglieremo tante belle soddisfazioni nella prossima stagione”.

Pensi che questo riconoscimento possa aiutarti ad inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista?

“Il riconoscimento in sé non credo, perché anche se sono stato nominato MVP della stagione questo ovviamente non basta per avere la garanzia di un futuro da professionista. Se vorrò davvero trasformare in realtà questo mio grande sogno dovrò impegnarmi ogni giorno e lavorare più degli altri, e non essere mai soddisfatto di ciò che ho già fatto”.

Da dove è nata l’idea di business di Aggs?

“L’idea Aggs è nata con il mio amico Samuele: entrambi appassionati di calcio ci siamo sentiti in dovere di dare una mano a questo sport. Così abbiamo pensato ad un prodotto funzionale al calcio e abbiamo realizzato il calzino gripsocks, che migliora le tue performance durante l’attività sportiva”.

Come vivi la tua doppia veste di aspirante calciatore professionista e imprenditore?

“La vivo con molta serenità, un approccio che mi caratterizza in generale in ogni aspetto della mia vita. Sono un ragazzo molto tranquillo quindi cerco di conciliare il lavoro con il mio sogno, senza privarmi né dell’uno né dell’altro”.

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